Treni in ritardo: la nuova inchiesta di Altroconsumo conferma i disagi cronici

L’inchiesta di Altroconsumo sui ritardi ferroviari conferma un quadro critico: l’Alta Velocità rallenta, gli Intercity restano i più inaffidabili e i viaggiatori continuano a subire disservizi senza adeguati indennizzi. Dati che si sommano alle analisi già emerse da Pendolaria e dal Rapporto sulla mobilità, riportando al centro la necessità di interventi strutturali e maggiori tutele per i passeggeri.

SERVIZI E DISSERVIZI

9/16/20252 min read

Altroconsumo torna sul tema della puntualità ferroviaria con una nuova indagine che mette nero su bianco una situazione che i viaggiatori conoscono bene: i ritardi sono ormai cronici e diffusi su tutta la rete. L’analisi, condotta per 43 giorni consecutivi e basata su 28 mila rilevazioni dal monitor pubblico di RFI, ha interessato 54 tratte diurne di Alta Velocità e Intercity. Il risultato è chiaro: i Frecciarossa arrivano in ritardo nel 31% dei casi, i convogli di Italo nel 20% e gli Intercity, ancora una volta, ottengono la pagella peggiore con il 41% di ritardi e punte oltre l’80% su alcune direttrici del Sud. Il quadro si aggrava considerando che l’Alta Velocità, un tempo simbolo di rapidità ed efficienza, non solo non ha risolto i problemi di puntualità ma ha allungato i tempi medi di percorrenza, senza che i costi per i passeggeri siano diminuiti.

Dati che trovano riscontro anche nel Rapporto Pendolaria 2025, dove si evidenzia il divario crescente tra Alta Velocità e servizi regionali, e nel Rapporto Isfort 2024 sulla mobilità, che registra un recupero ancora insufficiente della quota modale del trasporto pubblico (ferma all’8,6%) rispetto al predominio dell’auto (63%).

Come UTP – Utenti del Trasporto Pubblico accogliamo con interesse l’inchiesta di Altroconsumo perché conferma dati che anche i nostri associati vivono quotidianamente. Non ci limitiamo però a sottolineare il tema dei rimborsi: la nostra priorità, in linea con lo statuto, è che il trasporto ferroviario garantisca ai pendolari un servizio regolare, sicuro e affidabile. I ritardi sistematici dimostrano che non bastano grandi opere o investimenti sull’Alta Velocità se non si interviene contestualmente sulle linee regionali e intercity, che restano la vera spina dorsale della mobilità quotidiana. Per noi la tutela dei viaggiatori significa non solo rimborsi più giusti e rapidi, ma anche un riequilibrio delle politiche infrastrutturali e una maggiore trasparenza nella diffusione dei dati ufficiali. Solo partendo da queste basi si potrà restituire ai cittadini un servizio ferroviario che risponda davvero ai bisogni di chi ogni giorno sceglie il trasporto pubblico.

Invitiamo a leggere il documento completo di Altroconsumo, che offre un’analisi dettagliata dei dati raccolti e delle proposte per rafforzare i diritti dei viaggiatori:

👉 Consulta l’inchiesta completa di Altroconsumo

I pendolari e i viaggiatori meritano un sistema ferroviario moderno, puntuale e accessibile, non un servizio che scarica i costi dei ritardi sui cittadini.