Trenord costretta al ricalcolo degli indennizzi: una vittoria dei pendolari
L’Autorità dei Trasporti ha imposto a Trenord e Regione Lombardia di ricalcolare gli indennizzi ai pendolari per ritardi e soppressioni tra luglio 2024 e gennaio 2025, includendo anche le corse parzialmente cancellate. Gli elenchi aggiornati e le modalità di richiesta sono disponibili su trenord.it.
SERVIZI E DISSERVIZI
10/25/20251 min read


L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha obbligato Regione Lombardia e Trenord a ricalcolare gli indennizzi dovuti agli abbonati per ritardi e soppressioni dei mesi tra luglio 2024 e gennaio 2025.
La decisione arriva a seguito del reclamo di un viaggiatore, accolto dall’Autorità, che ha evidenziato un errore sistematico nel metodo di calcolo: Trenord non teneva conto delle soppressioni parziali, penalizzando così migliaia di utenti.
Il nuovo calcolo, pubblicato sul portale ufficiale trenord.it, stabilisce che l’indennizzo spetta quando almeno il 10% delle corse programmate su una direttrice ha subito cancellazioni o ritardi superiori a 15 minuti.
Gli importi saranno riconosciuti sotto forma di voucher Trenord o Malpensa Express, da richiedere entro 12 mesi dalla pubblicazione dell’elenco e spendibili entro un anno.
L’intervento dell’ART rappresenta un passaggio importante per la tutela dei pendolari lombardi, che da tempo denunciano disservizi e mancanza di trasparenza. Come UTP ribadiamo che il rispetto dei diritti degli utenti non deve dipendere da singoli ricorsi, ma da un sistema di monitoraggio chiaro, controllato e partecipato.
La vicenda conferma quanto da tempo sosteniamo: il servizio ferroviario lombardo ha bisogno di responsabilità, investimenti e controllo pubblico effettivo. I pendolari non chiedono premi, ma semplicemente il riconoscimento dei propri diritti e un treno che arrivi puntuale.
